Comunicati stampa

Consulta i comunicati stampa dell’Ordine e delle associazioni su iniziative e tematiche di interesse sociale.

2024

2023

Un punto di riferimento, un pioniere, un modello cui guardare sempre.

Esprimiamo il cordoglio di tutte/i colleghi per la scomparsa di Paolo Cavagnoli, che delle/degli assistenti sociali fu il primo in Trentino: una professione in cui si è impegnato con passione e dedizione, un lavoro spesso silenzioso e che, come lui stesso aveva avuto modo di annotare, «difficilmente compare nelle circostanze ufficiali», ma che non ha mai veramente abbandonato e che continuò a sostenere e promuovere per la sua intera esistenza, che fu ricca di attività ed esperienze diverse.

Il nome di Paolo Cavagnoli è legato soprattutto all’Associazione provinciale per i minori (Appm), che contribuì a fondare nel marzo del 1976 insieme a Umberto Fumai, per accogliere ragazzi in difficoltà. Ma è stato anche direttore generale della Provincia, politico attivo nella Democrazia cristiana, amministratore di Itea e della Piccola Opera di Levico Terme, giornalista. In occasione dell’alluvione del 1966 fu inviato da Bruno Kessler nel Primiero e nel Vanoi per dirigere le operazioni di soccorso e le attività assistenziali: il Comune di Canal San Bovo gli conferì la cittadinanza onoraria. Ma Paolo Cavagnoli fu soprattutto un assistente sociale, convinto sostenitore delle potenzialità di una professione che, come ebbe modo di ricordare anche recentemente, «unita anche agli altri specialisti può aiutare molte persone che si trovano in difficoltà, sia sul piano personale che lavorativo».

«L’assistente sociale è un politico perché opera a favore della Polis, della comunità» dichiarò in un’intervista rilasciata per un recente progetto di indagine sullo sviluppo dei servizi sociali in Trentino, in cui raccomandava agli assistenti sociali e a tutti gli operatori del sociale di coltivare «l’umanizzazione» perché «il rapporto umano è alla base di qualsiasi rapporto educativo e di aiuto alla persona».

Per la comunità professionale Paolo Cavagnoli ha rappresentato una fonte di ispirazione per la promozione di una cultura dei diritti e di attenzione ai più fragili.

Per un’intera generazione di assistenti sociali è stato un maestro pronto a spendersi in prima persona. Per i più giovani, un riferimento importante con i suoi libri, le sue lezioni all’università di Trento e i suoi puntuali e autorevoli interventi sulla carta stampata.

Lo ricordiamo come un fiume in piena, pronto a mettere a disposizione la sua esperienza e a sostenerci in ogni occasione.

Che la terra gli sia lieve e se è vero, come scriveva nel suo libro, che “le buone idee volano più lontano dei sogni”, noi ce lo raffiguriamo così, assorto nei suoi pensieri, mentre vola più veloce dei sogni pronto a immaginare di fare qualcosa di nuovo.

2022

2021

2020

2019

2018

2017

2016

“Welfare: no alla frammentazione delle politiche sociali che si riducono a mero trasferimento monetario”. Manifesto redatto con il contributo di: CNOAS, AIDoSS, ANCI, AssNAS, CENSIS, CIGL, CISL, Confcooperative, EISS, Fondazione Emanuela Zancan Onlus, FORMEZ PA, Gruppo Abele, INAIL, IRS, ISFOL, ISTISSS, SOSTOSS, SUNAS, UIL.

In un “Manifesto” organismi espressione del sociale indicano criticità e avanzano proposte concrete:

2014

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOAS del 5 giugno scorso, pubblicato sul sito CNOAS e diffuso alla stampa.